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La sfida dell'Internet Governance Forum: le Marche sono un laboratorio per sviluppare le Pmi. "Solo l'11% vende online"

16 Maggio 2022

ANCONA - Il gotha del mondo del web si ritroverà in autunno nelle Marche. la Camera di Commercio guidata da Gino Sabatini, infatti, è riuscita a intercettare l’Internet Governance Forum Italia, l'appuntamento istituito dall'Onu diventano punto di riferimento per la discussione mondiale del ruolo della governance di internet.

Durante la presentazione dello studio curato dall'ente camerale e dal sistema accademico marchigiano sui nuovi modelli di business e competitività delle imprese, Sabatini ha avuto la conferma della scelta delle Marche dall’onorevole Mattia Fantinati, presidente del Forum.

“Le Marche – ha ribadito Fantinati - sono un laboratorio ideale di per lo sviluppo di soluzioni innovative vista la forte presenza di micro e piccole imprese. Questa regione ha un ecosistema economico sano e motivante, istituzioni coese: non da ultimo una Camera di Commercio a profilo regionale, valore aggiunto per fare di questo territorio un quartier generale per il ragionamento sulle policy di internet sia nel pubblico che nel privato in una piattaforma in cui gli stakeholder partecipano alla pari””.

Ci crede da sempre Sabatini: “Insieme con Università, regioni e associazioni di categoria ci presentiamo come fronte unito a salvaguardia del nostro sistema produttivo già profondamente in difficoltà per le recentissime ed attuali contingenze”.

Lo studio, elaborato dalle quattro università marchigiane, emerge che le Marche, nel contesto nazionale, risultano tra le regioni più arretrate sotto il profilo della trasformazione digitale. Un paio di dati fanno capire il quadro di partenza: penultima posizione tra le regioni italiane per percentuale di imprese con almeno 10 addetti che vendono online: 11,3% delle imprese (a fronte di una media nazionale di 16,3%). Ma anche penultime tra le regioni italiane per percentuale di imprese con almeno 10 addetti dotate di connessione internet veloce (almeno 100 Mb/s): 23,3% delle imprese a fronte di una media nazionale del 35%.

Per questo servono azioni concrete. Accanto allo studio, sono state presentate alcune misure concrete come il Bando voucher, 860mila, cofinanziato dalla Regione Marche, per le Pmi. Il vicepresidente della Regione Marche e assessore allo Sviluppo Economico Mirco Carloni ha sottolineato l'importanza dell'accelerazione digitale delle imprese e presentato le nuove misure sul digitale: la prima riguarda la digitalizzazione dei processi produttivi e prevede uno stanziamento di 4 milioni e 200mila euro, di cui 2milioni e mezzo sono riservati alle imprese dell'area sisma.

La seconda si riferisce alla digitalizzazione nella funzione di vendita e nella diversificazione dei mercati, sia quelli di sbocco che di approvvigionamento. Stanziati 2 milioni di euro, di cui la metà riservata alle imprese del cratere. Per entrambe le misure una maggiorazione di punteggio è riservata alle imprese che hanno subito danni nel fatturato connessi alla crisi russo-ucraina.

“Dobbiamo fare della nostra Regione – chiosa Carloni - un luogo dove è facile e competitivo fare start up, magari risiedendo in collina, ben serviti e connessi da banda ultra larga. Più di tutto serve diffusione di cultura digitale in considerazione del fatto che abbiamo un tessuto economico fatto di micro imprese, legate spesso a manualità e procedure artigianali dove l'innovazione è vista come elemento estraneo e non necessario”.

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