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La sfida della Cna: aiutare le imprese nel cratere a non perdere 700milioni. Migliore: "Ricostruzione e sviluppo, vietato sbagliare"

29 Marzo 2022

di Francesca Pasquali

FERMO - «Un'occasione di riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo, bloccando gli ostacoli che l'hanno interrotto». I 700 milioni del Fondo complementare sisma destinati alle imprese dei crateri L'Aquila 2009 e Centro Italia 2016, Alessandro Migliore, li definisce così.

Il direttore della Cna di Fermo, assieme ai colleghi di Ascoli Piceno e Macerata, stamattina (29 marzo) ha presentato l' “Agenda Pnrr”: il piano informativo messo a punto dalle tre “consorelle” per aiutare gli imprenditori a districarsi tra i bandi che usciranno tra qualche settimana.

 «Viviamo una fase di incertezza mondiale. Ci auguriamo – ha detto Migliore – che corrette azioni di governo, l'arrivo quanto prima di una tregua e l'utilizzo adeguato di queste risorse possano concorrere a far sì che le nostre imprese abbiano ancora fiducia nell'investire e nel prendere al volo queste opportunità».

I 700 milioni a disposizione delle imprese dei due crateri, che si aggiungono al miliardo già stanziato per i Comuni, saranno così ripartiti: 380 per il sostegno agli investimenti, 180 per turismo, cultura, sport e inclusione, 60 per la valorizzazione ambientale, l'economia circolare e il ciclo delle macerie, 80 per i centri di ricerca per l'innovazione. I bandi saranno aperti a ogni tipo di impresa. Gli aiuti arriveranno sotto forma di contributi a fondo perduto e in conto capitale, contributi diretti alla spesa, contributi in conto interessi e finanziamenti agevolati per le piccole e medie imprese.

Quello che la Cna vuole fare è accompagnare gli imprenditori in «una grande sfida che, per la prima volta, mette insieme ricostruzione e sviluppo, seguendoli dalla progettazione iniziale alla stesura tecnica del progetto, fino alla fase finale di rendicontazione». Ma prima informandoli.

Da qui il calendario di newsletter tematiche, trasmissioni tv, video social, podcast e incontri informativi in presenza, che sarà stilato a breve. «Siamo consapevoli di tutte le difficoltà che in questo momento le aziende stanno vivendo, ma non significa che dobbiamo abbassare l'attenzione sul Pnrr che resta uno strumento per battere il rischio recessione», ha spiegato il coordinatore del Team Sisma Marche della Cna, Daniele Salvi. Che ha anche assicurato l'impegno «all'allineamento delle scadenze».

Mentre i progetti del Pnrr vanno rendicontati entro il 2026, quelli del Fondo complementare sisma vanno, invece, ultimati entro il 2024. Due anni che – spiega la Cna – potrebbero fare la differenza, impedendo alle aziende di accedere a risorse vitali. Quelle che, oltre a ripianarne i bilanci, almeno nelle intenzioni, dovrebbero avere anche una valenza sociale: il ripopolamento di aree che il sisma ha penalizzato e impoverito.

E che, invece, grazie ai fondi, potrebbero tornare a vivere, con le aziende che potrebbero decidere di investirci. «Si apre la stagione delle risorse, con l'opportunità di rilanciare e rinvigorire alcuni territori che ne hanno bisogno. Per questo, è importante che queste risorse vengano favorite nella maniera più efficace», le parole del direttore della Cna di Ascoli Piceno, Francesco Balloni.

Quello della provinciale di Macerata Massimiliano Moriconi, ha invece sottolineato l'importanza di «assistere le imprese, dopo averle informate, seguendole passo passo nei bandi che vorranno portare avanti».

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