FERMO – Ci voleva la sanità per animare la politica locale, ovattata come tutto dalla paura della pandemia. Le parole di Renzo Interlenghi di qualche giorno fa hanno provato la dura reazione di Andrea Balestrieri, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. “Rappresenta quella sinistra che dopo aver messo in ginocchio l'economia e la sanità marchigiana negli ultimi 25 anni, invece di ritirarsi a vita privata, pensa di meritare ancora un posto predominante in politica. Per fortuna il voto ha riposto con giustizia chi ha mal governato consegnando il ruolo in opposizione, da cui non arriva alcun contributo tranne sterili attacchi e offese gratuite”.
Il nodo Murri, con Interlenghi che parlò di ‘ospedale chiuso da Acquaroli’ non poteva passare inosservato: “E’ falso quanto affermato. Tanto che ha dovuto smentirlo anche il direttore dell’area vasta Licio Livini, che ringraziamo per la professionalità e per aver fatto chiarezza. Interlenghi e i suoi compagni sono quelli che hanno chiuso i piccoli ospedali della nostra provincia e proprio a fronte di queste scelte scellerate oggi la provincia di Fermo si ritrova con un solo ospedale”.
Quest’ultimo punto non l’ha però digerito Interlenghi, che ribatte: “Su Livini concordo, il suo è un atto dovuto e comprensibile. Ma sugli ospedali il coordinatore viva ancora nel secolo passato. Molte cose sono cambiate e credo anche che non conosca bene le dinamiche del bilancio regionale, ma si sa che il centrodestra non veda l’ora di aprire le porte alle assicurazioni private, come in America, smantellando la sanità pubblica, come in Lombardia”.
