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Insegnava agli adulti e abusava dei minori tra Fermo e Ascoli: in carcere la 'guida spirituale'. La Procura: "Fondamentali le testimonianze dei ragazzi"

6 Aprile 2020

FERMO – L’hanno trovato e portato in carcere. Un 50enne originario della provincia di Bergamo era ricercato da anni e i carabinieri l’hanno trovato, dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere della Procura di Ascoli Piceno per “ripetuti abusi sessuali e maltrattamenti fisici e psicologici in danno di una bambina e di un bambino, tra loro fratelli” spiega il procuratore di Ascoli.

I fatti, secondo la ricostruzione sdella Procura, erano verificati tra gli anni 2012 e 2014 in provincia di Ascoli Piceno e poi a Fermo, luoghi dove l’uomo (replicando situazioni già attuate in passato) aveva costituito una sorta di “comunità” di studio e meditazione su tematiche spirituali e di crescita interiore a cui partecipavano diversi adulti, anche provenienti da altre regioni, e nella quale aveva il ruolo di indiscusso “maestro” e “guida spirituale”.

Le indagini sul ‘maestro’ sono state affidate inizialmente ai carabinieri di Almenno San Salvatore nel luglio 2019, sempre coordinate dalla procura di Ascoli Piceno che ha affiancato ai militari la sua Sezione di Polizia Giudiziaria, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Ascoli Piceno.

“La lunga, accurata e approfondita attività di indagine, effettuando sopralluoghi, acquisendo documentazione, effettuando perquisizioni e sequestri, ascoltando decine di persone su tutto il territorio nazionale tra quelle che avevano frequentato le “comunità/gruppi di meditazione” gestiti nelle Marche e in altre zone dall’arrestato, ha portato all’acquisizione di materiale fotografico e informatico" prosegue la Procura. La Polizia giudiziaria ha poi analizzato ogni immagine recuperando i dati utili.

“I ragazzi parti offese sono stati ascoltati con le dovute precauzioni e con ausilio psicologico ed è stata effettuata valutazione psicologica sugli stessi. Così facendo abbiamo acquisito – spiega il procuratore di Ascoli Piceno - riscontri in relazione ai gravi fatti avvenuti diversi anni fa”.

A questo punto è scattata la misura cautelare “perché convinti del concreto pericolo di reiterazione di altre analoghe condotte di abuso e maltrattamenti su altri giovani. Quelli che avevano subito in passato abusi e maltrattamenti hanno ora un adeguato supporto psicologico e nonostante quanto subito si sono dimostrati maturi, coraggiosi e consapevoli” conclude il procuratore della repubblica del capoluogo piceno.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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