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Fratelli d'Italia è pronta, ecco la squadra per il Parlamento: Leonardi, Castelli e il team fermano. "Risolleveremo l'Italia e le Marche"

3 Settembre 2022

FERMO - Sono pronti, carichi, vincenti. Partono coni favori del pronostico, lo sanno, ma non per questo non bisogna lavorare giorno dopo giorno per far conoscere idee e progetti di Fratelli d’Italia.

In testa Elena Leonardi, Lucia Albano, Antonio Baldelli e Guido Castelli, ovvero il poker che entrerà in Parlamento senza faticare. Poi tutta la squadra, inclusi i due fermani Andrea Balestrieri e la vulcanica Romina Gualtieri, che non parte sconfitta neppure quando gioca a ping pong in parrocchia. Con loro anche consigliere regionale Andrea Putzu, che è il politico più ‘romano’ nel team di Acquaroli.

“Fratelli d’Italia non sarà solo forza trainante del centrodestra ma si candida a essere il primo partito d’Italia, una crescita importante ma consolidata e conseguenza di un lavoro condotto per un decennio con attenzione al territorio. Saremo la voce delle Marche al Governo della nazione e rappresenteremo una filiera istituzionale compiuta che parte dai Comuni arrivando fino a Roma” ha sottolineato Elena Leonardi, che insieme a Castelli lascerà il suo incarico in regione.

Baldelli sarà il secondo parlamentare di centrodestra per la provincia di Pesaro, insieme con Mirco Carloni, dato per vincente all’uninominale in quota Lega: “Dovremo risollevare l’Italia pensando alle Marche che sono in transizione economica”.

Per Romina Gualtieri, sindaca di Monsampietro Morico, ha spiegato la sua candidatura come “portavoce a Roma dei piccoli comuni, in particolare quelli del cratere sismico, che non vogliono solo assistenzialismo”.

Andrea Balestrieri è da anni il miglior coordinatore provinciale delle Marche, lo dicono i dati, e dopo il 25 settembre si immergerà nelal sfida più difficile, portare Porto Sant’Elpidio nelle file del centrodestra a maggio 2023: “Calzatura, turismo e Made in Italy sono tre perni del nostro mandato”.

Infine, il ‘senatore’ Guido Castelli, un predestinato che a Roma arriva solo con qualche anno di ritardo per giochi di partito: “Dobbiamo superare la fase emergenziale del terremoto costruendo un sistema normativo-burocratico che permetta di andare alla fase della programmazione. E poi dobbiamo ristabilire un’economia di lavoro assegnando le contribuzioni di cui le Marche, come regione in transizione, ha diritto ma dalle quali è rimasta esclusa”.

“Porteremo poi a Roma il modello Marche in particolare penso alla ventilazione meccanica nelle aule e lavorerò per il Liceo del Made in Italy” la conclusione della deputata uscente, Lucia Albano.

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