
FERMO - Un ciclo di incontri che ha coinvolto le classi quinte dei Licei delle Scienze Umane ed Economico Sociale di Fermo, la Lilt di Fermo e l'associaazione infinitae Odv.
promosso dalla LILT Provinciale di Fermo con il contributo testimoniale di Infinitae OdV, nell’ambito del progetto di educazione alla salute, ai corretti stili di vita e alla prevenzione oncologica. Il percorso, inserito nel programma ministeriale per l’educazione alla salute e ai corretti stili di vita, si è indirizzato questa volta ai ragazzi degli indirizzi Delle Scienze Umane ed Economico Sociale, rappresentando un importante momento di sensibilizzazione e approfondimento sui diversi livelli della prevenzione oncologica.
Gli incontri, condotti dagli oncologi Renato Bisonni, che è il primario del Murri, e Luigi Acito, senologo in pensione impegnato nel volontariato, hanno approfondito i temi della prevenzione primaria, che consiste nell’adottare comportamenti e stili di vita sani per ridurre i fattori di rischio (come una corretta alimentazione, l’attività fisica regolare e l’astensione dal fumo), e della prevenzione secondaria, che punta alla diagnosi precoce attraverso controlli e screening periodici in grado di individuare la malattia nelle sue fasi iniziali.
Accanto agli aspetti medico-scientifici, le dragonesse di Infinitae OdV, impegnate nella diffusione della prevenzione terziaria attraverso la pratica sportiva del dragon boat, hanno portato la propria testimonianza diretta, raccontando come il movimento, l’attività fisica e il “fare squadra” possano diventare parte integrante del percorso di cura e di ritorno alla salute, contribuendo al benessere fisico e psicologico di chi ha affrontato la malattia, nel loro caso il tumore al seno.
“In ogni incontro abbiamo percepito un ascolto attento e una sensibilità profonda da parte dei ragazzi – commenta il presidente della Lilt fermana Renato Bisonni –. Trasmettere i valori della prevenzione significa seminare conoscenza, consapevolezza e fiducia nel futuro. È un privilegio poterlo fare insieme alle scuole del territorio, con il contributo prezioso di chi vive ogni giorno la prevenzione come scelta di vita e testimonianza attiva. Quando si dona, si riceve sempre più di quanto si dà". Le lezioni del primario sono state un vero successo, si è dimsostrato molto abile nella comunicazione, sempre molto diretta, che ha fatto diventare gli studenti dei messaggeriper madri e padri, che troppo spesso rinviano controlli necessari.
La speranza ora è che la disponibilità, la collaborazione e la partecipazione dimostrata nel corso degli incontri, possa proseguire, estendendo il progetto ad altri istituti scolastici del territorio, per continuare a diffondere tra le giovani generazioni la cultura della prevenzione e della salute come valore condiviso.
