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Crisi economica, Ortenzi presenta la lista della spesa a Regione e Governo: cassa integrazione, blocco mutui, risorse per l'export

8 Marzo 2022

FERMO – Il primo Tavolo Competitività e Sviluppo del Fermano guidato dal presidente della provincia Michele Ortenzi ha posto al centro del dibattito l’impatto che la guerra tra Russia e Ucraina avrà per le imprese fermane. In primis calzaturiere.

Ha atteso prima di convocarlo, ma ora non c’era più tempo da perdere. “Quella di Fermo – ha sottolineato Ortenzi – è la provincia delle Marche che rischia di subire le maggiori ripercussioni da questo embargo. Russia e Ucraina sono mercati strategici per il nostro territorio. Il blocco dell’export inciderà soprattutto e massicciamente sul comparto ‘Moda’, e in particolare su quello calzaturiero. Non dimentichiamo che oltre il 60% del Pil della Provincia è rappresentato dal distretto pelli-calzature e per molte delle nostre aziende il mercato russo costituisce l’80% del fatturato”.

La guerra arriva in un momento già segnato dalla pandemia, che ha inciso sui consumi delle famiglie e sull’export. “Chiaro che – hanno ribadito associazioni e sindacati - il quadro attuale comporta conseguenze ancora più drammatiche sull’intero sistema produttivo territoriale”.

Il timore, oltre che per gli ordini, è quello relativo ai pagamenti: “Grandi difficoltà per quelle imprese che vantano crediti da incassare da acquirenti russi, perché con il blocco dei pagamenti Swift la merce è consegnata ma il pagamento non viene effettuato, o che hanno merce prodotta da spedire in Russia che resterà in magazzino. Come Tavolo, siamo molto preoccupati - prosegue il Presidente – perché anche altri settori dell’economia fermana rischiano di essere travolti dalle conseguenze negative della situazione internazionale. Basti pensare al comparto dell’autotrasporto, che non potrà sostenere ancora a lungo un’ulteriore impennata dei costi, nonché a quello turistico e commerciale”.

La situazione rischia di diventare devastante per l’economia locale. A questa riunione non ha preso parte la Regione, ma è impegno del presidente Ortenzi di avere sempre una presenza dalle prossime riunioni, a cominciare dal consigliere regionale Andrea Putzu, che guida la commissione Sviluppo economico.

“Servono misure devono essere mirate e puntuali, da attuare con urgenza perché nel quadro attuale il fattore tempo è determinante. Il rischio di default è per l’intera filiera. Per questo – concludono i membri del tavolo – servono la cassa integrazione in deroga, ristori economici per chi dimostra il reale danneggiamento subito dalle sanzioni, incentivi economici per diversificare i mercati di vendita, lo spostamento delle rate dei mutui per alleggerire il problema finanziario di molte aziende che dopo i due anni di pandemia hanno chiesto finanziamenti per poter risalire la china”. E infine la Zes.

“Per guardare avanti, va lanciato un deciso e convinto appello perché tutti i soggetti in campo rispondano senza perdere tempo al grido d’allarme di un sistema economico, come quello fermano, che vanta una cultura consolidatasi nel tempo che non può essere cancellata” conclude Ortenzi.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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