
FERMO – Proseguono senza sosta i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le recenti attività ispettive, condotte insieme al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno, hanno portato alla sospensione di due tomaifici e alla denuncia di due cittadini cinesi, con sanzioni complessive per oltre 45.000 euro.
Nel corso dei controlli effettuati a Sant’Elpidio a Mare, i militari hanno riscontrato gravi irregolarità in materia di sicurezza, igiene e regolarità contrattuale dei lavoratori.
In particolare, una donna cinese di circa 50 anni, titolare di un tomaificio, è stata sanzionata per omissione dell’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), mancata manutenzione degli estintori e omessa vigilanza sui dispositivi di protezione dei macchinari, con rischi legati anche all’elettrocuzione.
Per la gravità delle violazioni, è stato disposto il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Un secondo caso ha riguardato un altro cittadino cinese, anch’egli titolare di un tomaificio a Sant’Elpidio a Mare, deferito per inidoneità dei sistemi antincendio, mancato aggiornamento del DVR e condizioni igienico-sanitarie non conformi.
L’uomo è stato inoltre sanzionato per l’impiego “in nero” di un lavoratore su tre dipendenti, con un’ulteriore sospensione dell’attività. Le violazioni hanno comportato sanzioni per circa 8.000 euro e ammende superiori ai 36.000 euro.
Durante le medesime attività di controllo, i Carabinieri hanno denunciato anche un 21enne pugliese, titolare di una ditta edile con sede a Fermo, per omessa recinzione di un cantiere, creando un serio rischio per la sicurezza dei lavoratori e dei passanti.
L’operazione rientra nella più ampia azione di prevenzione e contrasto alle irregolarità in materia di lavoro e sicurezza, che l’Arma dei Carabinieri conduce con costanza per garantire ambienti di lavoro sicuri e conformi alla legge, tutelando al contempo i diritti dei lavoratori e la pubblica incolumità.
(Le persone citate sono da ritenersi presunte innocenti fino a sentenza definitiva, come previsto dal principio di non colpevolezza.)
