FERMO – “Grazie per il tono con cui viene affrontata la discussione in Consiglio”. Il sindaco Paolo Calcinaro ringrazia la minoranza per l’interrogazione sul ‘caso’ Traviata. Un caso che poi tale non pare, visto il tranquillo dibattito consiliare.
Con l’interrogazione letta dal consigliere Paolo Nicolai, a nome dei colleghi di centrosinistra, seguita dalla risposta di Calcinaro e chiusa con una leggera controreplica in cui si poteva dire molto di più. A cominciare dal fatto che sei componenti della commissione Pari opportunità si sono dimesse, presidente Gaia Capponi inclusa. Ma non è stato ricordato né da chi chiedeva, né da chi rispondeva.
Sulla vicenda, Calcinaro ha un po’ ribadito quanto già detto. E se c’è una cosa che è evidente nelle parole del sindaco, è il ruolo della Fondazione Rete Lirica delle Marche. Che invece è rimasta silente sulla vicenda, colpevolmente a questo punto. Perché il sindaco ha di nuovo ribadito che, dopo aver saputo in ritardo del tema che avrebbe affrontato la rappresentazione, “Violetta e Violetto” come ha detto parlando in Consiglio Calcinaro, e aver saputo di alcune scene ha scelto di tutelare i più giovani.
“Nulla contro il tema del transgender, noi siamo il comune che ha dato il patrocinio al Marche Pride, ma non potevo far vedere ai ragazzi, anche delle Medie, una evirazione sul palcoscenico”. Quindi è questo il punto incriminato, “aggiunto a una scena sadomaso”, che ha spinto l’amministrazione, in particolar modo sindaco e assessora come ricorda Nicolai nella sua interrogazione, a bloccare la rappresentazione.
“Ma lo abbiamo fatto dopo che la stessa Fondazione ci ha offerto due alternative dopo averci posto di fronte all’arte per le scene delicate: la prima di lasciarla nel programma con l’indicazione ‘adatta agli over 14’, la seconda di utilizzare la forma concerto. “Nessuno ha la verità in tasca, ma abbiamo fatto una scelta tra le opzioni che la stessa Fondazione lirica ci ha offerto, sapendo che il cambio di programma ci era stato comunicato molto tardi”.
Nicolai su questo lo premia: “Sindaco, tu almeno sai assumerti le responsabilità”. Calcinaro ha rivendicato anche il fatto che diversamente da un’altra amministrazione (Ascoli, ndr) che voleva bloccare del tutto l’opera, l’ha lasciata in programma per il sabato sera “perché anche se ci fossero stati spettatori più piccoli sarebbero stati in compagnia dei familiari”.
L’ultimo passaggio Nicolai lo ha riservato al presidente del consiglio comunale, Francesco Trasatti, che è anche membro del Cda della Fondazione: “Non puoi prendere le distanze, hai scelto anche tu di bloccarla per le scuole, mentre a Fano l’hanno fatta”. Trasatti, chiudendo la discussione, ha però replicato secco: “Io rappresento l’amministrazione, se sindaco e assessore mi danno una indicazione, la rispetto. Poi la mia idea è diversa e l’ho ribadita. E per le mie idee mi batto, ma il mio ruolo è rappresentare la mia amministrazione”.
