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Bando "bonus spesa", Marcotulli tende la mano a Franchellucci e avvisa: "Anche i farmaci da considerare nell'elenco"

31 Marzo 2020

PORTO SANT'ELPIDIO - Da questo pomeriggio, tanto a Porto Sant'Elpidio quanto in altri Comuni d'Italia. Sarà possibile iniziare a presentare le domande per ottenere il "buono spesa" di cui ha parlato il Presidente del Consiglio Conte, lo scorso sabato. Un modo per aiutare le famiglie più in difficoltà che, allo stato, vista l'emergenza coronavirus, non riescono a fare gli acquisti di alimenti e beni di prima necessità. In un video già diffuso sui social network il sindaco di Porto Sant'Elpidio, Nazareno Franchellucci ha avvisato la cittadinanza quelli che saranno i criteri con cui verrà decisa la concessione del bonus. Giorgio Marcotulli, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, tende la mano al primo cittadino per far fronte all'emergenza ma al contempo, segnala alcune criticità.

"A seguito dell’ultima ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri il Comune di Porto Sant’Elpidio è assegnatario della somma di 190.000 € per far fronte alle difficoltà economiche dei cittadini mediante bonus spesa per generi alimentari e beni di prima necessità. La somma ovviamente non può essere destinata all'intera collettività perché sarebbe insufficiente e per questo viene riversata la responsabilità sugli amministratori locali di stabilire i criteri di scelta ritenendo i servizi sociali adeguatamente a conoscenza del tessuto sociale".

In particolare il consigliere comunale evidenzia come l'emergenza abbia generato lo sviluppo di nuove fasce di debolezza: "Chi lavorava con contratti occasionali o contratti che non prevedono l’opportunità di usufruire di ferie congedi e ammortizzatori in genere, chi ha dovuto chiudere la serranda della propria attività e magari ha già impegni economici importanti e deve scegliere tra continuare a pagare o mangiare, tutti soggetti che fino a qualche settimana fa riuscivano a vivere la loro vita e oggi sono completamente sconosciuti ai servizi sociali". Dopo aver visto il video di Franchellucci, il consigliere di Fratelli d'Italia vuole ricordare che "i beni di prima necessità sono anche i farmaci. Quindi limitare la possibilità di azione a un solo esercizio presso cui fare gli acquisti è limitativo. Andavano prodotti subito dei buoni numerati con tagli diversi da utilizzarsi presso tutte le botteghe supermercati, negozi di prima necessità e senza dimenticare le farmacie".

Per Marcotulli sarebbe importante "che i buoni siano spendibili presso le diverse attività di generi alimentari e beni di prima necessità della città al fine di limitare gli spostamenti e consentire anche alle piccole attività di usufruire di questa piccola opportunità, pertanto auspico che il sindaco inviti il più ampio numero di attività della città ad aderire al protocollo che si vorrà mettere in atto. Inoltre sarebbe importante che le eventuali scontistiche sui bonus offerti dalle attività interessate confluiscano ad implementare il fondo comunale così da ampliare la platea dei soggetti che potranno beneficiarne. Altra difficoltà potrebbe nascere dalla gestione a distanza delle istanze dei richiedenti, evitare di riversare gente in strada e in comune sarà fondamentale. Rinnovo ancora la disponibilità del sottoscritto e del nostro gruppo politico ad affrontare le questioni esposte e l’emergenza in generale". Al momento, però, non ci sarebbe ritorno alla disponibilità offerta.

Nel video del Primo cittadino è comunque possibile già avere le prime informazioni sul bonus. "Le domande potranno essere presentate fino al 3 aprile - ha spiegato Franchellucci - Non verranno dati soldi, ma un bonus da spendere in un'attività commerciale della città che avrà aderito al progetto. Suggeriamo di inserire il nome di un'attività dove si potrà trovare un'ampia platea di prodotti. Qualora il nome inserito non ha aderito al progetto saremo noi a richiamarvi ed indicarvi dove potrete spendere il bonus".
Durante i discorso il sindaco ha anche ricordato che chi già ha degli aiuti economici statali, come il reddito di cittadinanza, non sarà nei primi posti della graduatoria.

In base alle indicazioni la priorità andrà a chi ha un disabile all'interno del nucleo familiare, a chi si trova a dover far fronte anche all'affitto e chi ha figli minori all'interno del nucleo familiare. E per presentare la domanda dovrà essere fatta un'autocertificazione che potrà permettere anche i controlli alle autorità competenti.

a.p.

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